Sindrome del Nervo Ulnare al canale di Guyon
Il canale di Guyon è una depressione tra il pisiforme e l'uncino
dell'osso uncinato, che si trasforma in un tunnel osteo fibroso mediante
la presenza al di sopra,del legamento piso uncinato; questo canale detto
canale di guyon permette il passaggio sia dell'nervo che dell'arteria
ulnare. In questo canale decorre, avvolto da uno strato di grasso il
nervo ulnare con l'arteria e le vene omonime. Quando transita attraverso
la porzione centrale del canale il nervo si divide in due branche una
più superficiale totalmente sensitiva che da qualche ramo al muscolo
palmare cutaneo e i rami sensitivi per il quarto e il quinto dito ed una
più profonda che è motoria che dopo aver fornito rami per i muscoli
ipotenari, passa sotto i tendini flessori e va a innervare il terzo e
quarto lombricale, gli interossei, l’abduttore del pollice parte del
flessore breve del pollice.
Cause
Le cause dirette che agiscono all'interno del canale possono essere
rappresentate da anomalie vasali, o piccole neoformazioni come delle cisti
appunto Le cause indirette invece che originano esternamente al canale,
sono rappresentate da neoformazione cistica o tumorali che possono stirare
il nervo, da reazioni infiammatorie di vicinanza, ma anche da micro traumi
professionali come ad esempio in un operaio che utilizza un martello
pneumatico routinariamente.
Quadro Clinico
Nella
fase iniziale esistono delle parestesie nel
territorio di competenza del nervo ulnare, assenza costante di parestesie
notturne, totalmente al di a differenza con la sindrome del tunnel carpale
nelle quali esse sono presenti, e presenza del segno di TINEL a livello
del canale di cui, quest'ultimo segno viene provocato da una piccolo
stimolo sul nervo in questa posizione che crea un dolore che si irradia
verso la parte più finale delle dita.
Nella
fase avanzata esiste un atteggiamento che si definisce
“benedicente” della mano caratterizzato da un deficit dell'adduttore lungo
del pollice, del flessore breve del pollice, dei muscoli interossei e
degli ultimi due ombelicali; esiste poi una ipoestesia nel territorio
distale della mano ossia del quinto dito e della metà del quarto.
Il
segno di Froment, giustificato dalla insufficienza dell'adduttore del
pollice è sempre presente, infatti per la funzione di pinza viene
sfruttato sfruttato il flessore lungo del pollice. Infine l'abduzione
delle dita appare diminuita rispetto a quella della mano contro laterale.
L'intervento in tecnica microchirurgica della decompressione del nervo
ulnare al canale di Guyon
L'intervento viene realizzato mediante anestesia di plesso, si addormenta
tutto il braccio si apre il legamento piso-uncinato esplorando il nervo in
tutta l'estensione del canale Guyon. Rimuovendo ovviamente le
compressioni. Si potrà esportare asportare cisti sinoviali con una pulizia
del nervo stesso mediante una neurolisi. A volte nei casi in cui ci sono
le lesioni vascolari si potranno asportare tratti fibrotici o
aneurismatici dell'arteria ed eventualmente ricostruirla in tecnica
microchirurgica.
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FISIOTERAPIA POST OPERATORIA
Trattamento post - chirurgico :
1^ e 2^ settimana :
-
Riabilitazione della mano
con particolare attenzione al controllo dell’edema: esercizi attivi
con l’arto in elevazione, massaggio disto-prossimale e bendaggio coban
al bisogno.
-
AROM dita, polso e gomito: nell’immediato post-operatorio non ci sono
controindicazioni al completo movimento dell’ arto.
-
Glide e scorrimento del nervo; insegnare esercizi di autogestione; si
utilizza l’unione del trattamento Neurodinamico (metodo Maitland
) e la
rieducazione posturale
Globale individuale.
-
Prevenzione delle aderenze delle strutture operate e
Trattamento della cicatrice
: insegnare esercizi di autogestione.
-
Attraverso l’uso di adeguati
strumenti di valutazione
possiamo gestire la sensibilità e l’ edema dell’arto e della mano
operati.
3^ e 4^ settimana :
-
Riabilitazione della mano
per il recupero completo del movimento: esercizi globali arto
superiore ; esercizi in acqua tiepida con spugna ; eventuali bagni
alternati se permane l’edema.
-
Mobilizzazione del gomito in tutti i gradi di movimento attivi e
passivi.
- Esercizi attivi contro gravità ma non contro resistenza.
-
Prevenzione aderenze tendinee e nervose : esercizi di scorrimento
differenziato dell’arto e del nervo Ulnare da rivalutare se danno
formicolio (trattamento neurodinamico -
metodo Maitland ).
-
Prevenzione aderenze cicatriziali : il
Trattamento della cicatrice
anche in questa fase è fondamentale per l’aspetto estetico e
funzionale. Massaggio di scollamento, eventuale uso di gel siliconico.
-
Se necessario trattamento di desensitizzazione (
strumenti di valutazione).
5^ e 6^ settimana :
- recupero della forza : graduale e personalizzato.
ATTENZIONE! Non spingere, tirare o sollevare pesi superiori ai 5 kg prima
di 8 settimane dall’ intervento.
Questo tipo di riabilitazione può sembrare banale, invece in molti casi
necessita di un approccio specialistico e personalizzato; la dott.ssa
Alice Ortensi è altamente specializzata nel campo della
Riabilitazione della mano
e da molti anni utilizza diverse
soluzioni fisioterapiche
per la completa guarigione dei suoi pazienti.
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